CHI SIAMO
“Persone migliori in un mondo migliore”
CHI SIAMO
“Persone migliori in un mondo migliore”
Progetto
La Scuola di Intelligenza Emotiva per l’Empowerment è un progetto, lanciato nel 2020 da Artedo Network srl, per diffondere la formazione all’intelligenza emotiva nella crescita personale, a scuola e nelle organizzazioni.
La storia
Le origini risalgono al 2004, anno in cui l’ideatore, Stefano Centonze, fonda a Carmiano, in provincia di Lecce, insieme ad un gruppo di amici, tra psicologi, psichiatri e neurologi, l’Associazione Istituto di Arti Terapie e Scienze Creative per la ricerca e la formazione nelle Arti Terapie, di cui ancora oggi conserva traccia nel sottotitolo di “Art Coaching”, con lo slogan attuale: “Persone migliori in un mondo migliore”.
Il viaggio di scoperta e trasformazione a cui si affidano le persone che intravedono nelle Arti Terapie la risposta al bisogno di evoluzione personale viene sostenuto dalla consapevolezza che l’espressione artistica sostiene le persone nella ricerca della propria vera natura e le incoraggia a ricercare una mediazione con le parti più profonde e nascoste di sé, al fine di pacificare il dialogo interiore con i lati più scomodi della personalità, di raggiungere il benessere e di puntare alla felicità attraverso relazioni più gratificanti con gli altri. L’Istituto di Arti Terapie nasce contro le logiche di casta, fino a quel momento imperanti, che intendevano affidare la formazione di settore unicamente ad alcune figure professionali e relegarla alla sola relazione di cura.
Il principio dell’arte e della creatività come medium per attivare la consapevolezza, l’evoluzione e il cambiamento, risvegliare i valori, diffondere la bellezza e la cultura dell’uomo, promuovere il benessere e la ricerca delle soluzioni, incoraggiare la comunicazione e le relazioni e perseguire la felicità presto si diffonde nella nuova idea di Arti Terapie del fondatore: diventare uno strumento di crescita personale per tutti i contesti, a scuola, in azienda e nelle relazioni, ben oltre il contesto della relazione di cura a cui sembravano relegate da decenni di pratica clinica ad opera di psicologi e psichiatri.Nel 2006, per allargare gli orizzonti applicativi e per percorrere la strada del riconoscimento formale della professione, insieme ad un piccolo gruppo di professionisti del settore, Stefano Centonze fonda il Polo Mediterraneo della Musicoterapia, di cui sei anni dopo, nel 2012, diventa Presidente per cambiarne, subito dopo, il nome in Associazione Artedo – Polo Mediterraneo delle Arti Terapie e delle Discipline Olistiche.
Nello stesso anno nasce il Protocollo Discentes per la formazione nelle Arti Terapie in Italia, progetto in riferimento al quale nascono le scuole Artedo di Arti Terapie che ancora oggi costituiscono le sedi regionali e provinciali del network. Nel frattempo, esattamente nel 2011, nasce il “Metodo Autobiografico Creativo per l’intelligenza emotiva” di Stefano Centonze con il nome originario di “Tecnica della Fiabazione” che acquisirà il suo nome attuale nel 2015, diventando, da quel momento, il metodo formativo ufficiale delle Scuole Artedo di Arti Terapie.
Con l’approvazione della legge n. 4 del 2013 e la conseguente apertura dei tavoli tecnici per la stesura delle norme volontarie di settore presso l’UNI, ente italiano di unificazione normativa con sede a Milano, l’Associazione Artedo si costituisce, in partnership con Confartigianato Imprese, nel Gruppo di Lavoro 011 che nel 2015 porterà all’approvazione della Norma Tecnica 11592, Professionisti operanti nel settore delle Arti Terapie.
Nel 2014, per percorrere la via del riconoscimento accademico della formazione nelle Arti Terapie, Stefano Centonze e Raffaella D’Alterio acquisiscono il 100% delle quote della società UniTeleForm srl, titolare di mandato da una nota università telematica italiana, società che nel 2018 cambierà il suo nome in Artedo Network srl e assumerà la guida e il controllo della rete tra scuole di Arti Terapie con l’acquisizione del Protocollo Discentes da Artedo Associazione.
Sempre nel 2018, in concomitanza con l’uscita del libro “A scuola di Intelligenza Emotiva”, presentato alla Camera dei Deputati nel dicembre dello stesso anno, Stefano Centonze e Raffaela D’Alterio propongono all’onorevole Maria Teresa Bellucci la presentazione di una mozione parlamentare tesa a diffondere l’educazione all’intelligenza emotiva nella scuola italiana. Mozione che il 13 novembre 2020 diventerà la proposta di legge n. 2782 sull’introduzione sperimentale dell’educazione all’intelligenza emotiva nella scuola italiana di ogni ordine grado. Nel 2020, infine, con il trasferimento dell’accreditamento al MIUR dall’Associazione Artedo ad Artedo Network srl, nasce il progetto Scuola di Intelligenza Emotiva con il Metodo Autobiografico Creativo di Stefano Centonze che si stacca definitivamente dal network di Scuole di Arti Terapie, il cui nome è culturalmente legato alla relazione di cura, per diffondere la formazione all’intelligenza emotiva del corpo docente della scuola italiana e la crescita personale degli operatori economici, attraverso corsi di alta formazione, denominati master, e percorsi di coaching con i mediatori artistici.
Mission
Diffondere la cultura dell’intelligenza emotiva attraverso corsi di formazione teorico-pratici, in presenza, online e in modalità mista, finalizzati alla crescita personale degli individui, quale competenza spendibile in qualsiasi contesto, nelle relazioni sentimentali e d’amicizia, a scuola, in azienda, nelle organizzazioni, nel contesto associativo, istituzionale e della cooperazione, nello sport.
In linea con le tendenze degli ultimi decenni, i percorsi formativi della Scuola di Intelligenza Emotiva con il Metodo Autobiografico Creativo di Stefano Centonze sono improntati al principio innovativo dell’edutainment, termine coniato dalla crasi tra “education” (educazione) ed “entertanment” (intrattenimento), basato sulla multidisciplinarietà, sulla transdisciplinarietà, sulla leisure (la piacevolezza), sull’esperienza pratica e con l’ausilio delle moderne tecnologie (per rendere più agile e dinamico l’apprendimento).
Vision
Restituire al presente e consegnare al futuro una ritrovata e, per certi versi, rinnovata cultura dell’uomo e delle relazioni, diffondendo valori positivi su cui fondare un nuovo umanesimo, teso a rendere il mondo un posto migliore, popolato da persone migliori, evolute, autonome, responsabili.
L’intelligenza emotiva, basata sull’autoconsapevolezza e sulla consapevolezza sociale, è, in questo senso, la competenza propedeutica all’instaurarsi di un clima diffuso di fiducia, di felicità e di benessere in grado di influenzare tutti gli ambiti della vita:
– nelle relazioni interpersonali, contribuisce ad intrattenere rapporti più gratificanti e costruttivi con gli altri e a mitigare la conflittualità, la violenza e l’aggressività;
– a scuola, contribuisce ad elevare la qualità degli apprendimenti per formare, in linea con i talenti e con le inclinazioni dei più giovani, i cittadini responsabili di domani, agendo direttamente sulla qualità della relazione all’interno della holding educativa, composta da istituzione scolastica, docenti, discenti e famiglie;
– al lavoro e nelle organizzazioni in genere, contribuisce a creare ambienti di fiducia necessaria a nutrire la motivazione delle persone alla leadership, alla collaborazione e alla cooperazione per il raggiungimento di elevate performance e dei risultati attesi, come antidoto alle difficoltà congiunturali e alle crisi economiche;
– nella crescita personale, sostiene la ricerca di benessere e felicità dell’individuo, nonché lo sviluppo del senso di autonomia e responsabilità, per permettergli di esprimere il suo massimo potenziale e di sostenere altre persone nel raggiungimento del medesimo obiettivo.