Master in Comunicazione & Leadership
Orientarsi e guidare al successo con l’Intelligenza Emotiva
ATTESTATO ACCREDITATO MIUR DA 100 ORE
CODICE SOFIA 72118
Master in
Comunicazione & Leadership
Orientarsi e guidare al successo con l’Intelligenza Emotiva
ATTESTATO ACCREDITATO MIUR DA 100 ORE
CODICE SOFIA 72117
Libro “Facilitare i gruppi” di Stefano Centonze
incluso nel prezzo
OLTRE 150 VIDEOLEZIONI
in modalità asincrona
Libro “Facilitare i gruppi” di Stefano Centonze
incluso nel prezzo
OLTRE 150 VIDEOLEZIONI
in modalità asincrona
Titolo rilasciato:
Master in “Leadership, sviluppo del potenziale e performance eccellenti”
d
“Il tempo che viviamo è caratterizzato da profondi cambiamenti che celano, alla stessa maniera, pericoli e opportunità. La trasformazione economica e culturale, che ha portato il mercato globale, ha amplificato, infatti, il clima di incertezza che pervade la società contemporanea. Di conseguenza, le persone sono impreparate a tanto cambiamento e riescono a farvi fronte con grande difficoltà. Affrontare costruttivamente un modo nuovo di vivere le relazioni e il lavoro, caratterizzati da momentaneità e temporaneità, in un mondo che ha perso i suoi confini e che, per questo motivo, appare dominato da
• insicurezza,
• mancanza di protezione,
• forte competitività e
• conflittualità,
non di rado è fonte di frustrazione, demotivazione e chiusura. Stati d’animo che alimentano la diffidenza che va estendendosi a tutti gli ambiti della vita. Il disorientamento tra la gente ha preso il sopravvento sulle certezze delle generazioni precedenti: il futuro si presenta, allora, quanto mai imprevedibile e insidioso.
Servono, allora, competenze di vita in linea con i nuovi bisogni per ripristinare un clima di fiducia che diventi il volano del rilancio dell’economia. Tra le altre, le capacità di
1. gestire le persone,
2. collaborare proficuamente e
3. comunicare.
Nulla di tutto questo, tuttavia, può realizzarsi senza la competenza chiave che è alla base di ogni relazione di successo: l’intelligenza emotiva. Il che spiega perché questa life skill sia la linea guida dell’intero Master in “Comunicazione & Leadership”.
Come scrive Daniel Goleman, si tratta della competenza più importante di tutte, propedeutica alla capacità di leadership, collaborazione e negoziazione. L’intelligenza emotiva, che in questo percorso viene spiegata con i film, affinché l’apprendimento non sia di tipo accademico ma ludico ed esperienziale, è la capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo responsabile le proprie emozioni (intelligenza intrapersonale) che, subito dopo, diventa il mezzo per approdare alla consapevolezza sociale e alla gestione ottimale delle relazioni con gli altri (intelligenza interpersonale, dove si incontra l’empatia). Anche le aziende lavorano oggi su questa competenza, poiché cercano di comprendere sempre più cose sui propri collaboratori e clienti, per entrare nei loro bisogni e desideri, profilandone motivazioni, interessi, inclinazioni, passioni, gusti e abitudini, ed offrire loro la migliore esperienza possibile, sia in termini di relazione che di prodotto. Determinante diventa, allora, la consapevolezza di tutti i membri dell’organizzazione, indipendentemente che si sia capi o collaboratori, perché intorno ad essa vanno nuovamente calibrati
• la comunicazione,
• il marketing,
• le strategie aziendali,
• la vision,
• le relazioni, sia interne che esterne.
Per questo motivo, il Master in “Comunicazione & Leadership” si rivolge a tutti gli operatori economici, indipendentemente dal ruolo occupato all’interno delle organizzazioni, affinché ognuno si riappropri della leadership di sé che lo porta ad agire in maniera più consapevole e responsabile.
Il corso, interamente asincrono, si articola in tre parti.
- La parte I è dedicata all’intelligenza emotiva. Bisogna legare l’Intelligenza Emotiva ai valori comuni, ai principi. Bisogna utilizzarla in tutti i settori di tutte le organizzazioni, afferma Goleman. Parliamo, quindi, di aziende ma anche di associazioni, di scuole, di cooperative, di comunità, di società sportive ecc.. Perché, continua lo psicologo americano, le organizzazioni sono fatte di persone e non tutti sono in grado di capire quello che provano e come esse si sentano. “Ogni leader deve essere formato e deve poter formare in Intelligenza Emotiva; ogni leader deve chiedere alle persone neo-assunte in azienda di formarsi in Intelligenza Emotiva”, sostiene Goleman. “Ma accrescere l’Intelligenza Emotiva richiede più tempo rispetto allo sviluppo di altre competenze, poiché il cervello sociale è più difficile da modellare. Si tratta, però, di un investimento molto conveniente, dato che le organizzazioni dotate di Intelligenza Emotiva risultano essere più resilienti delle altre e riescono a crescere anche nei periodi di crisi.” L’Intelligenza Emotiva è la linea guida per le altre parti del Master.
- La parte II è incentrata sul concetto di leadership risonante (o leadership con intelligenza emotiva) che mette insieme le capacità di coordinarsi e collaborare con altre persone con quella di gestirle con successo. All’interno di tutte le organizzazioni, infatti, ci sono persone che non percepiscono la collaborazione per obiettivi comuni e impostano il lavoro sulla competizione. Non è raro che, in casi simili, nascano sentimenti di invidia, alimentati dalle difficoltà che le persone hanno di stare a stretto contatto con le altre. All’origine di situazioni di questo genere ci sono, spesso, insicurezza e scarsa fiducia che una leadership risonante contiene o risolve. Data l’importanza che negli ultimi anni hanno acquisito l’allargamento della base decisionale a tutto il team, l’auto-organizzazione e il lavoro di squadra, saper collaborare con gli altri è una qualità inalienabile, per la quale è richiesto, ad ogni componente del gruppo di lavoro, un livello di intelligenza emotiva che si fa più elevato man mano che aumenta il livello della responsabilità. A questa capacità, infatti, è strettamente legata la capacità di essere leader dotati di grande intelligenza emotiva (e di gestire in maniera efficace altre persone). Le sperimentazioni condotte in aziende all’avanguardia (con il monitoraggio delle ricerche scientifiche) dimostrano che le abilità e le competenze che permettono agli individui di conoscere meglio se stessi e gli altri si rivelano determinanti per affrontare l’incertezza, l’insicurezza e la mancanza di protezione della società contemporanea. Questa “rivoluzione emotiva in tutti i campi della vita” oggi spiega come la comprensione delle emozioni, quelle proprie e quelle altrui (per empatia) sia essenziale per assumere migliori decisioni, per orientarsi al successo personale e professionale, al benessere e alla felicità. Qual è, allora, lo scopo dell’intelligenza emotiva? Fornire alle persone una bussola (che chiameremo “abilità emotive e sociali”) che oggi si rivela indispensabile per navigare con prospettiva all’interno degli epocali e profondi cambiamenti che si producono nella società.
Coordinarsi, collaborare, gestire altre persone richiedono elevati livelli di intelligenza emotiva. Un capitolo è, inoltre, dedicato ai gruppi e al loro funzionamento, uno al gioco del team building, per creare momenti di autoformazione per i gruppi, osservarne il funzionamento e agire nella direzione di una condotta condivisa, e uno all’esempio dello sport come metafora dell’azienda. - La parte III è dedicata alla comunicazione. Le attitudini del bravo comunicatore in ambito professionale o aziendale non riguardano, ad esempio, solo l’abilità di negoziare, promuoversi e fare marketing. La capacità di comunicare efficacemente è, infatti, una competenza che richiede consapevolezza emotiva, simpatia, doti di previsione empatica, creatività, flessibilità, pensiero critico, oltre a capacità decisionale e di problem solving. Ma, soprattutto, richiede grande autocontrollo (e, quindi, grande intelligenza emotiva), se l’obiettivo di una comunicazione è creare seguito, fiducia e influenzare le scelte di altre persone. Nella capacità di comunicare viene fuori tutta la leadership di se stesso del negoziatore che è chiamato a gestire relazioni complesse con grande intelligenza emotiva. In che modo, diversamente, diviene possibile raggiungere accordi, senza avere idea di come fare a contenere le emozioni negative che possono prevalere se, in una trattativa, una delle due parti avrà la sensazione di uscire perdente? Ostilità, diffidenza, conflitto sono sempre in agguato, anche nei gruppi di lavoro. Solo un comunicatore consapevole del suo compito di creare condivisione può risolvere le insidiose trame delle relazioni personali. A questo livello, la comunicazione si rivela un’attività strategica per creare anche benessere economico, perché incide positivamente sull’efficacia dell’azienda, sulla sua reputazione e credibilità.
- La parte I è dedicata all’intelligenza emotiva. Bisogna legare l’Intelligenza Emotiva ai valori comuni, ai principi. Bisogna utilizzarla in tutti i settori di tutte le organizzazioni, afferma Goleman. Parliamo, quindi, di aziende ma anche di associazioni, di scuole, di cooperative, di comunità, di società sportive ecc.. Perché, continua lo psicologo americano, le organizzazioni sono fatte di persone e non tutti sono in grado di capire quello che provano e come esse si sentano. “Ogni leader deve essere formato e deve poter formare in Intelligenza Emotiva; ogni leader deve chiedere alle persone neo-assunte in azienda di formarsi in Intelligenza Emotiva”, sostiene Goleman. “Ma accrescere l’Intelligenza Emotiva richiede più tempo rispetto allo sviluppo di altre competenze, poiché il cervello sociale è più difficile da modellare. Si tratta, però, di un investimento molto conveniente, dato che le organizzazioni dotate di Intelligenza Emotiva risultano essere più resilienti delle altre e riescono a crescere anche nei periodi di crisi.” L’Intelligenza Emotiva è la linea guida per le altre parti del Master.
Un capitolo di questo Master, oltre alla comunicazione con intelligenza emotiva, è dedicato alle tecniche di comunicazione efficace, uno all’arte di parlare in pubblico (pratica che coinvolge le emozioni) e uno allo storytelling, per imparare come comunicare per immagini, testi e video, suscitando emozioni.
libro associato
Al Master online asincrono da 100 ore “Comunicazione & Leadership” è associato il libro “Facilitare i gruppi” (di Stefano Centonze, Edizioni Circolo Virtuoso, 2018), inviato ai partecipanti dopo l’iscrizione.
titolo rilasciato
Al termine del percorso formativo, al corsista viene rilasciato il titolo di Master in “Comunicazione & Leadership”, dal valore complessivo di 100 ore.
L’attestato è accreditato MIUR per la formazione e l’aggiornamento dei docenti.
DOCENTI
Dott. Stefano Centonze, laureato in Psicologia clinica e della riabilitazione, in Scienze della Formazione e dell’Educazione (con indirizzo Esperti della Formazione) e titolare di Master in Tecniche di Analisi della Persona. Arti Terapeuta Certificato ISO 17024 ai sensi della Norma Tecnica UNI 11592 (Professionisti delle Arti Terapie), ideatore e formatore della Scuola di Intelligenza Emotiva con il Metodo Autobiografico Creativo, Fondatore e Presidente del Network Artedo, Ente di Formazione accreditato al MIUR per la formazione e l’aggiornamento del personale della scuola, editore, autore di numerosi testi, studioso e ricercatore sui temi della creatività, dell’intelligenza emotiva e della crescita personale. Ha collaborato alla stesura della Proposta di Legge n. 2782 del 13 Novembre 2020, Disposizioni in materia di insegnamento sperimentale di educazione all’intelligenza emotiva nelle scuole di ogni ordine e grado.
Master in “Comunicazione & Leadership“
Orientarsi e guidare al successo con l’Intelligenza Emotiva
Scopri il Master in “Intelligenza Emotiva negli ambienti di apprendimento” CLICCA QUI
Visita il sito del fondatore del Metodo Autobiografico Creativo: stefanocentonze.it
Programma del Corso
Intelligenza Emotiva spiegata con i film | |||
Definizione di Intelligenza Emotiva | 00:07:00 | ||
Intelligenza Emotiva spiegata con i film | 00:08:00 | ||
In principio era il QI | 00:10:00 | ||
Presa di decisioni e sequestro emotivo | 00:11:00 | ||
Le reazioni distruttive | 00:10:00 | ||
Risposte cieche e automatiche | 00:11:00 | ||
Funzione delle emozioni | 00:09:00 | ||
Corto circuito dei pensieri | 00:08:00 | ||
Consapevolezza emotiva nelle relazioni | 00:06:00 | ||
Autoconsapevolezza | 00:08:00 | ||
Comunicare con le emozioni | 00:09:00 | ||
Emozioni e linguaggio del corpo | 00:08:00 | ||
Pensiero divergente e intelligenza emotiva in classe | 00:14:00 | ||
Distrarsi dalle emozioni distruttive | 00:10:00 | ||
I pregiudizi | 00:08:00 | ||
Il nemico interiore | 00:05:00 | ||
Autoconsapevolezza | 00:08:00 | ||
Intuito | 00:05:00 | ||
Empatia | 00:08:00 | ||
Blocchi emotivi | 00:06:00 | ||
Intelligenza Emotiva per gestire la rabbia | 00:09:00 | ||
Autocontrollo | 00:08:00 | ||
Apprendimento ed emozioni | 00:06:00 | ||
Collaborare | 00:09:00 | ||
Motivazione e autostima | 00:10:00 | ||
La condizione di stupidità | 00:11:00 | ||
Saper disinnescare | 00:09:00 | ||
La leadership risonante | |||
Lavorare con i gruppi | 00:09:00 | ||
Intelligenza emotiva del leader | 00:06:00 | ||
Il gruppo come amplificatore | 00:11:00 | ||
La memoria transattiva | 00:07:00 | ||
Team building e team training | 00:07:00 | ||
Il brainstorming | 00:10:00 | ||
Limiti del brainstorming | 00:10:00 | ||
Gruppi e loro funzionamento | 00:11:00 | ||
Coesione e appartenenza | 00:07:00 | ||
Stabilità affettiva ed equilibrio operativo | 00:06:00 | ||
Le reti di comunicazione | 00:06:00 | ||
Rendimento del gruppo | 00:10:00 | ||
La leaderanza | 00:11:00 | ||
Modelli di leaderanza | 00:08:00 | ||
La gestione del potere | 00:10:00 | ||
Lo status | 00:08:00 | ||
Il facilitatore – Leader con Intelligenza Emotiva | 00:09:00 | ||
Quando leader e capo sono la stessa persona | 00:06:00 | ||
La leadership risonante | 00:06:00 | ||
La cura per la temperatura emotiva del gruppo | 00:08:00 | ||
Life skills del leader-facilitatore | 00:11:00 | ||
Risonanza limbica ed emozioni nei gruppi | 00:08:00 | ||
Coesistenza delle competenze tecniche ed emotive per il facilitatore-leader | 00:07:00 | ||
Facilitatori e leader come sviluppatori del potenziale | 00:08:00 | ||
La pratica creativa per rafforzare la fiducia | 00:07:00 | ||
Vedere oltre con il metodo autobiografico creativo | 00:07:00 | ||
La gestione della verbalizzazione | 00:06:00 | ||
Il gioco del team building | |||
Creare narrazioni aziendali coinvolgenti | 00:07:00 | ||
Presentazione e introduzione | 00:08:00 | ||
Life skill in azienda | 00:09:00 | ||
Orientamento al compito e fiducia | 00:09:00 | ||
Fiducia e contatto | 00:07:00 | ||
Emozioni e fiducia | 00:08:00 | ||
Giochi di movimento ed empatia | 00:09:00 | ||
Giochi di distanza | 00:05:00 | ||
Il gioco del team building | 00:10:00 | ||
Alla ricerca del tesoro | 00:09:00 | ||
L'Intelligenza Emotiva del leader | |||
Il leader-facilitatore | 00:12:00 | ||
Intelligenza intrapersonale del leader | 00:06:00 | ||
Intelligenza interpersonale del leader | 00:08:00 | ||
Emozioni, valori, motivazioni | 00:11:00 | ||
Il viandante | 00:04:00 | ||
Giusta distanza e nodi delle relazioni | 00:03:00 | ||
La croce di S.Andrea | 00:08:00 | ||
La scacchiera | 00:02:00 | ||
Equilibrio e fiducia | 00:03:00 | ||
Il facilitatore dei gruppi sportivi | |||
Gruppi performanti – La metafora sportiva | 00:07:00 | ||
Visione sistemica – Importanza dello sguardo | 00:09:00 | ||
Intelligenza Emotiva e performances di gruppo | 00:12:00 | ||
Oltre la tecnica | 00:05:00 | ||
La figura del facilitatore | 00:08:00 | ||
La cultura della responsabilità | 00:08:00 | ||
Importanza del contesto | 00:09:00 | ||
La cultura degli alibi | 00:08:00 | ||
Le credenze limitanti | 00:07:00 | ||
Il giusto atteggiamento mentale | 00:04:00 | ||
Obiettivi carichi di senso e di significato | 00:07:00 | ||
Valore simbolico degli eventi sportivi | 00:08:00 | ||
Il facilitatore e la distribuzione della fiducia | 00:07:00 | ||
Fiducia e comunicazione depotenziante | 00:10:00 | ||
Ancoraggio contestualizzato e condiviso | 00:10:00 | ||
Ancoraggio ed emozioni | 00:06:00 | ||
Ammettere gli errori | 00:06:00 | ||
Errore e resilienza | 00:06:00 | ||
La finestra di Johari | 00:08:00 | ||
Storia della Pennsylvania | 00:06:00 | ||
Comunicare con Intelligenza Emotiva | |||
Comunicare responsabilmente | 00:07:00 | ||
Le parole che si prendono cura | 00:10:00 | ||
Comunicare con Intelligenza Emotiva | 00:07:00 | ||
Le parole esprimono bisogni | 00:10:00 | ||
La risonanza limbica nella comunicazione | 00:08:00 | ||
Empatia – Ascolto – Comunicazione | 00:10:00 | ||
Parole e valori | 00:10:00 | ||
Parole e inconscio cognitivo | 00:09:00 | ||
Riprendersi il potere della parola | 00:08:00 | ||
Esplorare il caos interiore con le fiabe autobiografiche | 00:09:00 | ||
Ecologia della comunicazione | 00:06:00 | ||
Il dialogo interiore | 00:09:00 | ||
I modelli di personalità | 00:10:00 | ||
Analisi transazionale e Intelligenza Emotiva | 00:12:00 | ||
Comunicazione patologica e comunicazione sana | 00:08:00 | ||
Comunicare immagini ed emozioni | 00:09:00 | ||
Il feedback e la metacomunicazione | 00:09:00 | ||
Comunicazione conflittuale e mediazione con le zone in ombra | 00:10:00 | ||
I segreti della comunicazione efficace | |||
Comunicazione e feedback | 00:09:00 | ||
Gli atti comunicativi illogici | 00:04:00 | ||
La comunicazione patologica | 00:08:00 | ||
Comunicazione e relazioni | 00:11:00 | ||
Mappe e territori | 00:08:00 | ||
Vediamo quello che aspettiamo di vedere | 00:09:00 | ||
Comunicare significa usare i medesimi codici espressivi | 00:09:00 | ||
Errori di comunicazione da evitare | 00:10:00 | ||
I consigli di Thomas Gordon per comunicare efficacemente | 00:06:00 | ||
Gli aspetti della comunicazione | 00:08:00 | ||
Emozioni e comunicazione | 00:10:00 | ||
Conclusioni | 00:06:00 | ||
Creatività e svelamento emotivo per comunicare consapevolmente | 00:08:00 | ||
Parlare in pubblico | |||
Introduzione “Parlare in pubblico” | 00:09:00 | ||
Struttura di base di un discorso – Logos Pathos Ethos | 00:08:00 | ||
Tipi di discorso | 00:04:00 | ||
Mappa concettuale di un discorso | 00:08:00 | ||
La preparazione | 00:10:00 | ||
Parlare in pubblico – Consigli per un discorso efficace | 00:08:00 | ||
Le 5 regole per creare alleanza con il pubblico | 00:03:00 | ||
I modelli di ancoraggio | 00:09:00 | ||
Schema di un discorso per convincere | 00:09:00 | ||
Il discorso per informare | 00:08:00 | ||
Il discorso per improvvisato | 00:04:00 | ||
Storytelling | |||
Dagli ipocontenuti agli ipercontenuti | 00:14:00 | ||
Curva dello storytelling e schema narrativo | 00:20:00 | ||
Anatomia del racconto | 00:13:00 | ||
Fisionomia narrativa e vicarianza | 00:11:00 | ||
Neuronarratologia e pensiero narrativo | 00:08:00 | ||
Mitografia e principio di narrabilità | 00:08:00 | ||
Schema di storytelling e habitat narrativo | 00:11:00 | ||
Tono emotivo della storia e archetipi | 00:12:00 | ||
Lo storytelling visivo | 00:10:00 | ||
Elementi e grammatica dello storytelling | 00:08:00 | ||
Coerenza narrativa e uso delle parole | 00:14:00 | ||
Il conflitto e il trio freudiano | 00:09:00 | ||
Grammatica delle storie | 00:02:00 | ||
Prova conclusiva | |||
Prova conclusiva | 00:00:00 |
Recensioni del corso
Non sono disponibili recensioni.