L’intelligenza emotiva prima di Goleman
Dal momento della sua comparsa, il concetto di #intelligenzaemotiva è rimasto ignorato per alcuni anni. Il concetto di intelligenza emotiva nasce con Peter Salovey e John Meyer (nella foto) nel 1990 ma bisogna aspettare il 1995 e Daniel #Goleman per riuscire a creare un interesse diffuso intorno al concetto. Questa è la ragione per cui lo psicologo americano viene considerato il padre dell’intelligenza emotiva, benché si debba ai due citati precursori il merito di aver coniato, solo qualche anno prima, il nome con cui oggi viene chiamata una delle più importanti competenze di vita.
Read MoreIntelligenze multiple: il salto in lungo dalla scuola al mondo del lavoro
Intelligenze multiple: i ragazzi possiedono talenti che la scuola non valorizza. Presto nuove materie e modalità d'insegnare rivoluzioneranno la didattica, affinché la scuola ritorni ad essere un trampolino di lancio per la vita professionale.
Read MoreIl Metodo Autobiografico Creativo per facilitare i gruppi
Il Metodo Autobiografico Creativo, come riferisce in questa recensione Caterina, ex corsista, è applicabile in molti contesti, nel privato come in azienda o a scuola. Permette l'apprendimento di tecniche di autoformazione (prima che di formazione) per rendere le relazioni sempre più efficaci. Sviluppare e valorizzare la creatività, in fondo, è un gioco bellissimo da utilizzare con grandi prospettive di successo anche nella crescita dei gruppi.
Read MoreIl cassetto dei ricordi e la funzione della scoperta autobiografica
È una #scoperta attraversare le zone più buie e impervie dell’esistenza, strada sulla quale incontrare i #mostri, i fantasmi e le ombre personali. Il premio è, però, incontrare la miglior versione di se stessi e rinnovare il #desiderio di approfondirne la conoscenza.
Read MoreCreatività e intelligenza emotiva tra le 10 competenze fondamentali del lavoro del futuro
Secondo il World Economic Forum, vi sono 10 competenze chiave che vengono richieste ai giovani per l'inserimento nel mondo del lavoro. Tra di esse, creatività e intelligenza emotiva. Così, la formazione professionale, un tempo appannaggio delle competenze tecniche, sarà sempre più orientata all'acquisizione delle cosiddette "soft skill". Il futuro, insomma, impone un approccio umanistico anche al mercato del lavoro, nella vita delle aziende e nell'economia in generale.
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